E’ stato costruito nella seconda metà del 15° secolo da Faik Pascià. La moschea è stata costruita con materiali provenienti dalla vecchia chiesa bizantina della Consolazione, dell’antica Nicopoli ma anche da vari edifici antichi di Amvrakia.
Il Faik Pascià, volendo rendere immortale il suo nome, decise di costruire l’ imareto (casa di lavoro), nel quale trovò rifugio e cibo un gran numero di persone povere. A causa dell’ imareto, la zona è stata chiamata ‘Marati’.
La moschea fu il luogo di battaglie durante la rivoluzione del 1821.
Secondo Ghiannis Makrighianni il 14 novembre 1821 Marco Botsaris si barricò con 300 uomini nella moschea. Con lui si schierarono diversi capi, tra i quali Ghiorgos Karaiskakis.
Il 15 i turchi cominciarono un lancio di cannoni incessante e causarono perdite significative. Botsaris e Karaiskakis si barricarono nella moschea fino al momento in cui apparve Notis Botsaris con 300 uomini e tutti insieme respinsero i turchi verso Arta.
Dopo la liberazione di Arta la moschea fu trasformata in una chiesa dedicata a S. Ghianni il Russo